IL “TÖRGGELEN” NELLA VAL D’ISARCO
L’usanza del “Törggelen” è ormai molto conosciuta, mentre rimane completamente sconosciuta la sua origine. Molto probabilmente deriva dal fatto che in autunno i contadini assaggiavano i vini all’interno delle cantine, posti pieni di muffa e aria malsana. L’assaggio fu trasferito, per ovvi motivi, nelle stube ben più accoglienti. Il nome di questa usanza deriva – a quanto pare – dal torchio, l’arnese per spremere le uve e produrre infine il vino. L’antica tradizione vuole che nelle ultime giornate assolate e calde d’autunno i “Buschenschank”, le osterie della buona frasca, da Novacella vicino a Bressanone a Naz-Sciaves, Velturno, Chiusa, Villandro e fino a Barbiano e Laion, aprono le stube agli avventori per l’usanza del “Törggelen”.
Si tratta soprattutto dell’assaggio del “Süßen”, il succo d’uva dolce non ancora fermentato, che poi si tramuta nel “Nuien”, il vino nuovo appena fermentato. L’assaggio del vino è accompagnato dalla merenda tipica con speck, “Schüttelbrot” – le pagnotte dure, “Schlutzkrapfen”, canederli, salsiccia contadina con crauti, la zuppa d’orzo e naturalmentecastagne, qui chiamate “Keschtn”. Il manto di foglie dorato dei vitigni, il cielo autunnale luminoso sulle vette: la Valle Isarco in autunno è una gioia per gli occhi e le osterie contadine sulla strada aspettano gli escursionisti e gli intenditori per una pausa con i piatti tipici del Törggelen.
Una passeggiata a piedi attraverso il paesaggio autunnale, passando vicino ai vigneti, a vecchi masi, attraverso castagneti, dovrebbe sempre accompagnare il “Törggelen”, prima di passare all’assaggio dei vini e delle specialità gastronomiche. Scoprire il paesaggio, la storia, la tradizione, il tutto accompagnato da prodotti genuini e da piatti sapientemente preparati … questo è il “Törggelen”!