Non e Sole sono due valli ladine – Il silenzio della PAT

Oggi siamo usciti sull’Adige siamo usciti con un articolo scritto da Fabrizio Brida che ringraziamo per la collaborazione. Qui di seguito desideriamo riportare il testo integrale che abbiamo scritto come Direttivo dell’Associazione. Non ci resta che rimanere in attesa di una risposta della Provincia prima di procedere con altri strumenti. Siamo pronti anche ad andare a Bruxelles!

Val di Non e Val di Sole: il mancato riconoscimento della minoranza ladina e il silenzio del Consiglio Provinciale

I dati del censimento 2021 confermano ciò che l’Associazione El Brenz sostiene da anni: la Val di Non e la Val di Sole sono terre ladine. Ignorare queste evidenze significa negare un diritto fondamentale a una comunità e rischiare di perdere per sempre un patrimonio culturale unico
Sono trascorsi quasi 4 anni dal censimento e nonostante anni di ricerche e iniziative, la Provincia Autonoma di Trento continua a ignorare le richieste di tutela della lingua e della cultura ladina in queste valli. Una questione irrisolta che mette a rischio un patrimonio culturale unico.
Da oltre un decennio, l’Associazione El Brenz si batte per il riconoscimento della popolazione di Val di Non e Val di Sole come minoranza linguistica ladina. Attraverso ricerche approfondite, eventi culturali e iniziative istituzionali, l’associazione ha dimostrato come queste comunità condividano radici linguistiche e culturali con le altre valli ladine riconosciute. Nonostante ciò, l’amministrazione della Provincia Autonoma di Trento non ha ancora preso provvedimenti concreti per tutelare questa identità. Questo articolo vuole fare luce su una questione che riguarda non solo la conservazione di una lingua, ma anche il rispetto di un diritto fondamentale: quello all’identità culturale.
La lingua ladina, antica eredità del latino volgare, è parlata da secoli nelle valli dell’arco alpino orientale. Sebbene il riconoscimento ufficiale sia stato concesso ad alcune aree, altre comunità, tra cui quelle di Val di Non e Val di Sole, sono state escluse. Le ricerche condotte dall’Associazione El Brenz, disponibili sul sito www.elbrenz.eu, evidenziano come in queste valli siano presenti tracce linguistiche, toponimi e tradizioni che rimandano chiaramente alla cultura ladina. Ad esempio, studi condotti su documenti storici e testimonianze dimostrano che il ladino anaunico è ampiamente utilizzato.

Dal 2009, l’Associazione El Brenz ha svolto un ruolo fondamentale nel portare avanti questa battaglia culturale. Attraverso convegni, pubblicazioni e collaborazioni con esperti linguistici, l’associazione ha raccolto prove inconfutabili dell’esistenza di una identità ladina in Val di Non e Val di Sole. Tra le iniziative più significative spicca Il documentario “Fioi dal Nos”, presentato nell’ autunno 2015, disponibile sul canale YouTube dell’Associazione El Brenz, è un viaggio emozionante nella storia e nella cultura ladina delle valli di Non e Sole. Attraverso interviste, immagini d’archivio e testimonianze dirette, il filmato racconta come la lingua e le tradizioni ladin anauniche siano ancora vive nelle pratiche quotidiane delle comunità.

Il titolo stesso, “Fioi dal Nos” (“Figli del Noce” in ladino), richiama le radici profonde di questa identità, legata al territorio e alla sua storia. Il documentario non solo documenta la persistenza della cultura ladina, ma mostra anche l’importanza di preservarla per le generazioni future. È uno strumento potente per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, dimostrando che il ladino non è una lingua del passato, ma un elemento vivo e vitale della comunità.

Nonostante questi sforzi, le richieste dell’associazione sono state sistematicamente ignorate dall’amministrazione provinciale.
La Provincia Autonoma di Trento, pur avendo il compito di tutelare le minoranze linguistiche sul proprio territorio, non ha mai riconosciuto ufficialmente la presenza ladina in Val di Non e Val di Sole. Le motivazioni addotte sono spesso vaghe e prive di fondamento scientifico. Ad esempio, si è sostenuto che il ladino in queste valli sia ormai estinto o che non vi siano sufficienti prove della sua persistenza. Tuttavia, le ricerche dell’Associazione El Brenz smentiscono categoricamente queste affermazioni, dimostrando come la lingua e la cultura ladino anaunica siano ancora parte integrante dell’identità locale. Il silenzio dell’amministrazione provinciale ha gravi ripercussioni sulla comunità. Senza un riconoscimento ufficiale, è impossibile accedere ai fondi e alle risorse necessarie per preservare la lingua e le tradizioni ladine. Questo mette a rischio un patrimonio culturale unico, che rischia di scomparire definitivamente.

Inoltre, il mancato riconoscimento ha un impatto simbolico: nega l’identità di una comunità e il suo diritto a essere rappresentata e tutelata. Come sottolineato dall’Associazione El Brenz, questa è una questione che va oltre la linguistica, toccando temi come la giustizia sociale e il rispetto delle diversità culturali.
Per risolvere questa situazione, è necessario che la Provincia Autonoma di Trento apra un dialogo costruttivo con la comunità e con le Associazioni. Un primo passo potrebbe essere l’istituzione di una commissione di esperti indipendenti per valutare le prove raccolte e riconoscere ufficialmente la minoranza ladina in Val di Non e Val di Sole. Inoltre, sarebbe fondamentale avviare progetti di valorizzazione della lingua e della cultura ladina, coinvolgendo scuole, istituzioni culturali e media locali. Solo così si potrà garantire che questo patrimonio non vada perduto.
Il riconoscimento della minoranza ladina in Val di Non e Val di Sole non è solo una questione formale, ma un atto di giustizia culturale. L’amministrazione della Provincia Autonoma di Trento ha il dovere di ascoltare le richieste della comunità e di agire per preservare un’identità che rappresenta una ricchezza per l’intero territorio. Come dimostrato dalle ricerche dell’Associazione El Brenz, il tempo stringe: ogni ritardo rischia di cancellare per sempre una parte fondamentale della storia e della cultura di queste valli.

L’Associazione Storico Culturale Linguistica El Brenz è sempre aperta al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni per disegnare un futuro inclusivo e di valore per il nostro territorio che porti ulteriore energia all’autonomia della nostra Regione.

Malè 12 febbraio 2025

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